Più di 18 bambini rimangono gravemente feriti ogni giorno sulle strade dell’Unione europea e 1 bambino muore in incidenti stradali.
Negli ultimi 10 anni sono 6.000 i bambini morti sulle strade europee, un numero che nell’ultimo decennio è diminuito sensibilmente rispetto alla mortalità sulle strade del resto della popolazione.
È la fotografia dell’impatto della sicurezza stradale sulla fascia d’età più bassa, quella dei bambini, emersa dal PIN Flash n. 43 dell’ETSC - l’European Transport Safety Council.
Un impatto sulle vite e sulle famiglie dei bambini morti e feriti sulle strade, ma anche un notevole impatto economico che sottrae risorse che sarebbero potute essere utilizzate per l’istruzione, il miglioramento della salute dei bambini o altre attività sociali.
Se la maggior parte dei bambini rimasti vittime della strada nella fascia di età 0-13 anni sono passeggeri di automobili, un terzo è costituito da pedoni e l’11% da giovani in sella alla propria bicicletta. Uno ogni 15 bambini è morto a causa di un incidente stradale.
A rendere i bambini tra gli utenti più vulnerabili sulle strade sono la mancanza di esperienza, la poca visibilità in strada a causa della statura e l’inconsapevolezza dei rischi legati alla strada.
Il report propone alcune soluzioni per migliorare la sicurezza stradale dei bambini, con un insieme di misure quali: il miglioramento del contesto stradale, la progettazione di veicoli con una maggiore protezione degli occupanti, l’applicazione delle regole previste dal Codice della Strada, la promozione di un corretto utilizzo di adeguati sistemi di ritenuta per i bambini, un miglioramento dell’educazione stradale dei bambini.
Il documento dell'ETSC si divide in due parti: la prima parte ha come oggetto i dati più recenti sui decessi stradali infantili nell’UE e in altri Paesi che fanno parte del PIN dell’ETSC. I dati mettono in luce le differenze che ancora oggi esistono tra i diversi Paesi e il report fornisce esempi di politiche che hanno portato a progressi più rapidi o possibili aree di miglioramento. La seconda parte esamina le principali misure per ridurre i rischi per i bambini sulle strade, comprese politiche di mobilità, azioni di miglioramento delle infrastrutture, sistemi di ritenuta per i bambini, sicurezza dei veicoli, uso del casco, assistenza pre-ospedaliera e le licenze per la guida di scooter e ciclomotori per gli Under 14 previste in alcuni Paesi. Il report si conclude con la formulazione di raccomandazioni per i governi dei diversi Paesi e un elenco di misure prioritarie da mettere a terra.
Ottobre 2022