IL RISARCIMENTO DEL DANNO ALLA PERSONA IN EUROPA: COMPARAZIONE AGGIORNATA AL 2022
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IL RISARCIMENTO DEL DANNO ALLA PERSONA IN EUROPA: COMPARAZIONE AGGIORNATA AL 2022

Con "Il risarcimento del danno alla persona in Europa: comparazione aggiornata 2022" la compagnia americana General Reinsurance di riassicurazione danni/infortuni e vita/malattia offre una panoramica aggiornata dei principali mercati assicurativi europei in tema di risarcimento del danno alla persona. L'analisi è condotta sui mercati assicurativi di Italia, Germania, Spagna, Inghilterra e Polonia e, pur prendendo in considerazione le peculiarità di ciascun Paese, prova a raggiungere il massimo grado di omogeneizzazione tra i diversi sistemi, attraverso l'individuazione di fattori comuni utili al confronto. 

Secondo lo studio, nel settore danni al 2020, la Germania si ritrova al primo posto per raccolta premi con 133 miliardi di euro, seguita da Regno Unito e Francia rispettivamente con 87 e 82 miliardi di euro. Molto al di sotto degli importi sopra menzionati si ritrovano poi Spagna e Italia con 36 e 33 miliardi di euro. In Polonia, invece, il mercato assicurativo danni ha raggiunto nel 2020 circa € 8,9 miliardi di premi (PLN 42,7 miliardi), attestando un costante aumento negli anni (+7% rispetto al 2019).

L' analisi mette in evidenza come, caso dei sinistri mortali – a parte il sistema italiano che rappresenta un unicum nel panorama europeo in merito all’incidenza della componente non patrimoniale del risarcimento in favore dei congiunti – nei diversi sistemi esaminati il fattore principale che determina l’ammontare del risarcimento attiene al reddito della vittima e quindi alla componente patrimoniale del risarcimento. Nel caso del danno da lesioni, invece, il ruolo fondamentale della valutazione e liquidazione del danno è rappresentato dal costo delle spese mediche e di assistenza sanitaria e riabilitativa presente e futura.

 

Incidenti stradali mortali in Europa

Il numero delle morti sulle strade europee è fortemente diminuito dal 2010 al 2020, registrando una riduzione del 36%. Tra gli Stati che hanno maggiormente contribuito a questo risultato compare la Grecia (-54%), seguita subito dopo da Spagna e Croazia (-44%), dal Portogallo (-43%), e da Italia e Slovenia (-42%). L’eccezionale riduzione del numero di incidenti mortali si lega anche alle restrizione al traffico e alla libera circolazione di mezzi e persone registrata nel corso della pandemia da COVID-19. In Europa il numero dei decessi registrato nel 2020 è di 18.800, circa 4.000 in meno rispetto al 2019 (-17%). 

Se si considera che in tema di morti sulle strade la media mondiale si attesta a 180 morti per milione di abitanti, con una media di 42 morti, il continente europeo è il più sicuro al mondo. In Europa le strade più sicure restano in Svezia con 18 morti per milione di abitanti, mentre la Romania registra il dato più sfavorevole con 85 decessi per milione di abitanti. Rispetto agli Stati oggetto d’esame, nel 2020 si sono registrati 22 decessi per milione di abitanti in Gran ­Bretagna (-34% rispetto al 2010), 29 decessi per milione di abitanti in Spagna (-44%), 33 in Germania (-25%), 39 in Francia (-36%), 40 in Italia (-42%). Chiude la lista la Polonia con il numero più alto di 65 decessi (-37%).

 

Risarcimento del danno da morte

L’analisi comparatistica dei diversi sistemi risarcitori europei è basata su due casi di studio: il primo, che attiene alla morte di un 41enne sposato con figli, rappresenta il picco più alto in termini di importi erogati a risarcimento; il secondo (morte di un adolescente) si configura invece come uno dei casi più frequenti di incidente stradale. Nonostante la volontà di armonizzazione dimostrata dall’Unione Europea, continuano a osservarsi numerose differenze in merito al risarcimento del danno mortale tra gli stati oggetto di analisi. L' Italia si caratterizza per l'enorme peso del danno non patrimoniale rispetto al totale del risarcimento mentre in Francia il sistema risarcitorio relativo al danno da morte è basato su parametri tabellari creati da singoli tribunali o su base regionale. La Spagna prevede un sistema risarcitorio di matrice legislativa in cui il risarcimento in caso di sinistro mortale è regolato per legge, mentre in Galles e Inghilterra è previsto il risarcimento del danno non patrimoniale in caso di morte del congiunto derivante da fatto illecito. Infine la Germania ha introdotto e riconosciuto il risarcimento del danno non patrimoniale da lesione del rapporto parentale mentre l'ordinamento polacco ha introdotto per specifica disposizione di legge il diritto al risarcimento del danno non patrimoniale da lesione del rapporto parentale. Nella maggior parte dei sistemi risarcitori la componente patrimoniale si configura come la voce di danno maggiormente valorizzata: in Spagna la componente patrimoniale del risarcimento assume un ruolo molto più rilevante rispetto al passato mentre negli altri Paesi i metodi di calcolo e di quantificazione del danno patrimoniale risultano piuttosto simili tra i diversi sistemi esaminati. Nel sistema polacco il risarcimento del danno patrimoniale costituisce una somma accessoria rispetto alle prestazioni sociali corrisposte dallo Stato in favore della famiglia.


Il risarcimento dei danni gravi alla persona

Dall’analisi dei dati relativi agli incidenti stradali avvenuti in Europa, emerge che il costante calo di decessi registrato negli ultimi anni non è accompagnato da una simile diminuzione di danni gravi alla persona: le stesse ragioni che hanno contribuito alla diminuzione delle morti sulle strade hanno determinato un aumento delle lesioni gravissime alla persona, con necessità di assistenza a vita degli infortunati. L'analisi propone una comparazione tenendo come riferimento una tra le lesioni più gravi che possa occorrere: un caso di tetraplegia subito da un uomo adulto con reddito e nucleo familiare totalmente o parzialmente a suo carico

 

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Novembre 2022

 

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