La Fondazione ANIA ha realizzato un'indagine demoscopica sull'uso delle cinture di sicurezza da parte degli automobilisti italiani. L'indagine è stata ampliata anche all'uso dei sistemi di ritenuta per bambini e, per una parte, alle infrazioni più comuni commesse dagli automobilisti italiani.
L'indagine è stata realizzata da Ipsos con metodologia CAWI (Computer Assisted Web Interviewing), su un campione rappresentativo della popolazione italiana composto da 1.250 persone al quale è stato sottoposto un questionario elaborato dalla Fondazione ANIA.
Dall'indagine Ipsos risulta che il 21% degli italiani non utilizza le cinture di sicurezza. Le percentuali dei trasgressori aumentano con riferimento all'utilizzo delle cinture di sicurezza sui sedili posteriori. In questo caso, la percentuale di non utilizzatori è prossima al 50%, con il minimo registrato in area urbana dove 6 persone su 10 non le indossano.
Per quanto riguarda il trasporto dei bambini, il 16% degli intervistati non possiede alcun sistema di ritenuta previsto dalla legge. Un aspetto, quest'ultimo, che può essere legato anche alla bassissima conoscenza delle sanzioni: il 61% degli intervistati, infatti, non conosce le sanzioni comminate in caso di mancato uso dei sistemi di ritenuta per bambini. Una percentuale che scende al 38% se si guarda alla conoscenza delle sanzioni per il mancato uso delle cinture di sicurezza.
Da un punto di vista geografico (vedi figura), l'area dove si registra il minor uso delle cinture di sicurezza è il Sud, con il 31% dei trasgressori. Considerando le tre grandi province sottoposte ad indagine specifica, Milano, Roma e Napoli, quest'ultima risulta essere quella con la maggiore propensione al non utilizzo delle cinture di sicurezza (31%) rispetto al 17% di Milano e al 21% di Roma. Guardando alle cinture posteriori, l'area dove si registra il minor utilizzo è il Centro, con il 60% di trasgressori, con Roma che risulta la città dove si usano meno le cinture di sicurezza posteriori (60%).
Tra le principali evidenze è emerso che un guidatore su cinque non utilizza correttamente la cintura di sicurezza alla guida, soprattutto nei tragitti brevi e in area urbana, laddove c'è la necessità di salire e scendere spesso. In linea generale, gli italiani risultano avere consapevolezza dell'importanza delle cinture di sicurezza come sistemi salvavita, ma coloro che non la usano tendono a considerarle poco utili nelle aree urbane e, soprattutto, le vedono come un obbligo.
Per quanto riguarda i sistemi di ritenuta dei bambini, emerge che un intervistato su sei non ne possiede alcuno. Oltre a questo, si registra una bassa percezione dell'obbligatorietà, soprattutto per ciò che riguarda i bambini più grandi. Anche in questo caso, come per le cinture di sicurezza, l'utilizzo minore si registra in area urbana. Nonostante l'obbligatorietà dell'uso delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta, la maggioranza degli intervistati non conosce le sanzioni nelle quali può incorrere in caso di trasgressione.
Leggi l'allegato